Le principali tecniche di tinteggiature per esterni sono:
– Tinteggiature con pitture al quarzo
– Tinteggiature con pitture ai silicati
– Tinteggiature con pitture a base di calce
– Tinteggiature con pitture ai silossanici
– Tinteggiature con pitture elastomeriche
– Tinteggiature con pitture per cementi.
Le finiture murali per esterno si distinguono per le loro speciali caratteristiche e funzioni:
– Le pitture fotocatalitiche e autopulenti, ideali per edifici che si trovano in zone centrali della città, soggette a forte traffico e inquinamento. Le pitture fotocatalitiche contribuiscono al miglioramento della qualità dell’aria contribuendo ad abbattere le sostanze inquinanti
– Le pitture autopulenti su base nanotecnologica che conferiscono alla facciata un certo grado di potere autopulente, di elevata idrorepellenza, traspirabilità e resistenza agli agenti atmosferici
– Le pitture silossaniche per effetto antichizzante e velature
– Le pitture a base acrilica per facciate con fessure e cavillature.
TINTEGGIATURE DECORATIVE: LE VELATURE
La tecnica della velatura permette di ottenere una varietà di effetti illimitata e consiste nel sovrapporre a un fondo opaco un motivo in trasparenza – da qui il termine ‘velatura’ – con una o più mani di tinta uguale o differente. Esistono diversi tipi di velatura a seconda dello strumento utilizzato: si possono usare pennelli, appositi guanti, spatole, frattazzi spugnati, spugne e stracci. Si ottiene così una decorazione più o meno rarefatta, leggera e sempre diversificata e unica.
Di seguito alcuni approfondimenti:
Spugnatura
E’ la più diffusa e si esegue con spugna sintetica, per un effetto più uniforme e compatto,o naturale, per un effetto più irregolare e naturale. Si distingue tra spugnatura a metterequando alle mani di preparazione e di fondo segua l’impressione in uno o più passaggi della spugna e a togliere che prevede invece la stesura della pittura – che deve essere un prodotto specifico di velatura – e il successivo picchiettamento sulla parete quando la pittura è ancora umida in modo da asportare parte della stessa. La prima tecnica produce una finitura più leggera e delicata, mentre con la seconda l’effetto è più evidente.
Stracciatura
Si esegue utilizzando un panno o uno speciale strumento chiamato frattazzo simile a una spatola in legno duro dotata di manico sulla cui superficie è applicato del tessuto apposito. Il panno o il tessuto viene bagnato con la pittura e quindi picchiettato sulla parete preventivamente trattata con le necessarie mani di fondo.
Spatolato
Si esegue utilizzando una spatola metallica o in plastica dagli angoli arrotondati. La pittura viene distesa in più passaggi fino ad ottenere una superficie liscia e lucida dal forte impatto decorativo.
Terre fiorentine
Sono un prodotto di pregio dall’alto valore estetico. Ne esistono di vari tipi. Il prodotto per velature consente di ottenere chiaro-scuri e suggestioni che esaltano la struttura stessa del muro e rievocano le decorazioni rinascimentali rendendo la superficie liscia, quasi morbida al tatto. Particolarmente gradite sono, tra queste, le pitture perlescenti che arricchiscono, grazie alle polveri metalliche in esse contenute, le pareti con giochi di luce cangianti a seconda dell’angolazione con cui si guarda.
TINTEGGIATURE DECORATIVE: GLI STUCCHI
Stucco veneziano
Miscela di un insieme di componenti a base minerale (calce aerea, acqua, grassello di calce e polvere finissima di marmo) traspirabile e resistente alle muffe e ai batteri. La resa è una finitura decorativa che che ricorda gli stucchi presenti negli antichi palazzi di Venezia con sfumature ed effetti unici. La pittura apposita viene stesa utilizzando frattazzo di acciaio e successivamente spatola di acciaio per la finitura in più passaggi fino ad ottenere una superficie perfettamente liscia e lucida.
Secondo la tradizione, la tecnica dello stucco veneziano nacque in Medioriente più di 4000 anni fa. Secoli dopo riscosse grande successo a Venezia a motivo della resistenza dello stucco all’umidità, all’ottima traspirabilità e alle doti di resistenza. Lo stucco veneziano è adatto ad ambienti particolarmente raffinati, può essere comunque usato anche in contesti moderni o minimalisti per esaltare una parete o una zona particolare della stanza.
Stucco a base di grassello di calce
Simile allo stucco veneziano,ma più economico sia a motivo della miscela usata (a base soprattutto di grassello di calce) sia per la tecnica di lavorazione che prevede l’uso di una spatola di dimensione maggiore e un minor numero di passaggi. L’effetto risulta comunque pregevole e assai decorativo: il grassello di calce, infatti, nobilita l’ambiente creando un’atmosfera delicata ed accogliente.
Marmorino
Decorazione ottenuta con una tecnica antichissima già in uso presso gli antichi Romani, che prevede l’uso di uno stucco particolare steso con appositi frattazzi. La trama risulta simile a quella del marmo da cui il nome.
Rimasta prodotto di nicchia per diversi decenni, la carta da parati è tornata alla ribalta anche grazie alle notevoli possibilità di personalizzazione, alla varietà di materiali e alle proprietà stesse della carta da parati oggi disponibile grazie alla moderna della tecnologia.
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